In Alto Adige (o Sud Tirolo) il maso significa soprattutto tradizione tramandata di generazione in generazione. Il maso è la casa, è la stalla, sono i prati e i boschi circostanti che vengono tramandati di padre in figlio. Qui, nelle alpi italiane al confine con l’Austria, il maso (ne sono stati censiti più di 13.000) è ora il mezzo più valido per difendere la montagna dall’abbandono e dall’incuria.
Una difesa che viene effettuata affiancando mezzi moderni ed attrezzi antichi, perché in alta montagna a volte la tecnologia può poco o nulla contro un ambiente “estremo”. E così i prati più ripidi si devono falciare ancora a mano, oggi come cinquecento anni fa, ed il fieno si raccoglie rastrellandolo come allora. Ed alla raccolta partecipano tutti i componenti della famiglia, perché bisogna fare in fretta ed approfittare delle belle giornate, prima che arrivi la pioggia a bagnare tutto il falciato.
Oggi come allora, la vita quotidiana dipende dal tempo, dal sole o dalla pioggia.
Ed il maso non è solo vita famigliare: fino ad alcuni decenni fa al maso Niederhof in Val Martello, in una stanza dell’antica casa contadina del 1500, aveva sede la scuola elementare che raggruppava una quarantina di bambini, dalla prima alla quinta elementare, provenienti dalle frazioni dell’alta valle, che tutte le mattine raggiungevano la scuola con un’ora di sentiero. La maestra era ospitata nel maso, e tornava a casa solo nei periodi di vacanza.
Oggi come allora il maso è praticamente autonomo: produce quasi tutto ciò di cui ha bisogno. Un tempo venivano persino confezionati gli abiti, usando la lana ed il lino prodotti nel maso; nel 1500 al maso Niederhof venivano acquistati dall’esterno solo il sale e l’olio combustibile per le lampade.
Naturalmente oggi la vita è cambiata e i giovani proprietari dei masi sono spesso laureati e le loro aziende integrano l’attività agricola con quella turistica. Rimane invariata però la tradizione che lega il maso all’ambiente alpino e che ne fa il mezzo di difesa e salvaguardia più efficace per la sua tutela.