Villaggi rurali con strade in terra battuta, carretti trainati da cavalli, cani randagi che si avvicinano ai passanti scodinzolando in cerca di qualcosa da mangiare. Nelle campagne rumene, a pochi chilometri da belle e turistiche città , il tempo sembra essersi fermato: nei campi il fieno viene tagliato ancora a mano ed in molte case il pavimento in terra battuta, o in assi di legno grezzo, è ricoperto da tappeti di lana colorati fatti con antichi telai in legno, ed il bagno è spesso nel cortile. Piccole case, a volte in legno a volte in muratura dagli intonaci colorati, riscaldate da stufe a legna, nelle quali vivono spesso anziani soli, con figli e nipoti emigrati all’estero in cerca di lavoro; alle pareti molte immagini sacre si alternano alle foto di famigliari e parenti; e naturalmente gli immancabili tappeti in lana colorata, che hanno anche l’importante scopo di riscaldare un po’ le stanze isolando le pareti. Case povere ma mostrate orgogliosamente al visitatore che viene accolto sempre con un sorriso. Così come si viene accolti persino durante un funerale, anche se stranieri e sconosciuti, celebrato con un pranzo al quale partecipa tutta la comunità : due lunghe tavolate, una per gli uomini ed una per le donne ed a tutti, anche agli sconosciuti viaggiatori, viene offerto del cibo, e viene donata ad ognuno una grossa pagnotta.
Si attraversano villaggi abitati per lo più da anziani, uomini e donne dai volti segnati da una vita dura, persone che vivono in situazioni di povertà , ma i cui occhi svelano caratteri orgogliosi.
Di domenica ed in altre festività , è frequente incontrare gli abitanti dei villaggi rurali con i loro abiti tipici di lana grossa. I bambini indossano pantaloni il cui generoso risvolto indica che appartenevano a fratelli maggiori, e come tutti gli uomini portano il caratteristico copricapo nero o grigio. Le donne e le bambine hanno il capo coperto da foulard dai colori scuri.
In un cortile c’è una festa, ed un gruppo di bambini con abiti tradizionali sta ballando e cantando, mentre l’ennesimo vecchio carretto trainato da due cavalli ci passa accanto; un suv di grossa cilindrata lo sorpassa veloce. Una immagine che sembra quasi il simbolo di questa terra nella quale passato e presente si sfiorano continuamente.