La storia contemporanea ha individuato tre grandi processi migratori italiani in Svizzera: la grande diaspora della fine del XIX secolo, il periodo tra la prima e la seconda guerra mondiale e la diaspora dalla fine della seconda guerra mondiale fino agli anni Settanta.
Secondo l’Office Federal de la Statistique della Confederazione Elvetica, nel 2022 gli italiani erano ancora il gruppo più numeroso di migranti in Svizzera. L’obiettivo di questa mostra fotografica accompagnata da una dettagliata ricerca accademica è quello di trovare un modo di ripensare la ritrattistica fotografica dei migranti italiani contemporanei che risiedono nell’area lungo l’arco lemanico tra Losanna e Ginevra.
Le immagini stampate su tessuto semitrasparente vogliono richiamare le linee guida di uno specifico background culturale italiano. Il sistema di illuminazione, la nitidezza dei ritratti, l’inclusione del paesaggio e il forte riferimento alla prospettiva nella struttura quadrata si riferiscono a parametri caratteristici della ritrattistica del Rinascimento italiano. Ancorate al soffitto e dislocate in modo casuale al centro della stanza, le fotografie consentono lo spazio per camminare in mezzo ad esse. Il tessuto semitrasparente deve dare al visitatore l’esperienza della minore visibilità dei migranti italiani contemporanei in Svizzera rispetto alla migrazione degli anni Sessanta e Settanta. In quei decenni, gli italiani erano arrivati con le valigie, con abiti e abitudini diverse dalla popolazione svizzera autoctona ed erano quindi visivamente diversi e riconoscibili. Le fotografie sono ,quindi, stampate su un tessuto sottile che offre un alto grado di trasparenza per dare il senso della minore visibilità dei migranti italiani contemporanei in Svizzera.
Sul pavimento, ai piedi delle immagini c’è un codice QR che permette di leggere su dispositivi smartphone una frase sull’esperienza dei migranti estrapolata dalle interviste che sono state condotte con tutti loro. Tutte le immagini sono rivolte verso l’entrata. Questo impatto visivo dà al visitatore l’esperienza di trovarsi di fronte a una massa, un gruppo di persone che lo fissa e che aspetta di condividere la propria esperienza migratoria. La rappresentazione visiva dei migranti come gruppo di persone è molto importante.
L’intenzione della mostra è di consegnare al visitatore la percezione di trovarsi di fronte a una diaspora, un fenomeno di gruppo seppur creato dall’azione di singoli individui. Mentre negli anni Sessanta e Settanta il processo migratorio italiano verso la Svizzera era composto nella maggior parte dei casi da grandi gruppi di popolazione provenienti dalle stesse città e dagli stessi villaggi, la diaspora recente non ha questa caratteristica ed è più individualista. Stiamo parlando, tuttavia, della diaspora italiana recente come di un fenomeno di massa. Il sistema espositivo di questa mostra vuole rispondere a questa esigenza.
Photo Exhibition: La migrazione italiana del XXI secolo sull’arco lemanico: un ritratto fotografico
Dates: 2 – 18 febbraio 2024 – 10-19
Exhibition Location: Galata Museo del Mare, Genova, Italy