Kochan, photo essay by Alessandra Calò
Il progetto prende il nome dal protagonista di Confessioni di una maschera di Yukio Mishima, una sorta di diario personale per raccontare il lungo viaggio che il protagonista compie alla scoperta della propria identità e del proprio corpo. Il nome del protagonista, Kochan, l’ho sentito affine al mio progetto, in particolar modo quando ho scoperto che si tratta anche di un toponimo. I miei lavori sono spesso una riflessione sull’identità. Ci sono, quindi, molte affinità rispetto al percorso esistenziale del protagonista.
Nei progetti utilizzo molti materiali d’archivio, per cui quando ho saputo che la NewYork Public Library metteva a disposizione gran parte dei suoi archivi, l’ho trovata una notizia estremamente interessante e stimolante: ho passato molto tempo a studiare tutto il materiale a disposizione, finché ho realizzato che la mappa era lo strumento ideale da utilizzare per questo lavoro.
Per la prima volta, inoltre, ho deciso di inserire nel progetto una serie di autoritratti e quindi, come per Kochan, anche io ho dovuto “togliere” la maschera e mettermi davanti l’obiettivo.
(by Alessandra Calò)