“Pare che la disubbidienza sia un difetto genetico”. Ci colpisce, ed emerge lapidaria,questa frase in uno scritto intelligentemente critico di Giorgio Antonucci (Critica al giudizio psichiatrico, Roma, Sensibili Alle Foglie, 1993).
A partire da questa sollecitazione polemica, questo numero di PRIVATE vuole dare espressione al disagio. […]
Social themes with particular attention to the psychiatry-related aspect, an opportunity to give voice and visual representation to those who seem to not even have the right to think.